Prediligo offrire sempre percorsi psicologici in presenza, certamente però esistono situazioni in cui tale possibilità non è percorribile e pertanto diventa fondamentale, per garantire il proseguimento del percorso e della sua costanza, svolgere le sedute anche da remoto.
Propongo dunque tale soluzione a chi, ad esempio, per impegni lavorativi si reca con frequenza o per periodi prolungati fuori città; per tutti gli studenti fuori sede durante i periodi di rientro a casa; per importanti o eccezionali impedimenti e per le situazioni di isolamento e lock-down per Covid-19.
Per quanto riguarda i primi colloqui, quelli di iniziale conoscenza reciproca, preferisco sempre svolgerli presso il mio studio. Sono disponibile però ad ascoltare, riflettere e valutare, assieme a chi ne faccia richiesta, la possibilità che tali colloqui avvengano da remoto. Lo stesso vale anche per quanto riguarda la domanda di intraprendere percorsi psicoterapeutici o consulenze interamente online.
Per i colloqui solitamente propongo l’utilizzo di videochiamate Skype o W-App, ma mi è capitato di adoperare anche piattaforme e applicazioni differenti (Zoom/Meet).
Possedere i dispositivi utili per una seduta online (computer, webcam, cellulare, connessione internet) ormai è relativamente comune e semplice. Quasi tutti, infatti, facciamo videochiamate quotidianamente, nelle attività lavorative e nella vita privata.
Particolare attenzione deve essere data, però, allo spazio in cui si svolgono le sedute da remoto.
Disporre, infatti, di un luogo dove sentirsi veramente a proprio agio, sicuri dell’intimità, della riservatezza e della tranquillità ambientale necessaria per vivere una seduta online non sempre è scontato, anzi!
Molto spesso per scegliere e trovare il posto giusto è necessario una certa dose di organizzazione ed impegno. Certo non è un problema insormontabile, e talvolta può essere risolto in maniera creativa in base ai luoghi e alle situazioni in cui ci si trova, ma è senz’altro un aspetto fondamentale, determinante ed imprescindibile su cui riflettere per poter realmente usufruire di questa possibilità.
Proprio per tali ragioni il lavoro online con adolescenti e preadolescenti risulta spesso difficilmente attuabile nonché poco desiderabile per ragazze e ragazzi. Pertanto molto raramente mi è capitato di attivare questa soluzione per la fascia di età 11-17.
In ogni caso, come per le sedute in presenza, per poter svolgere un colloquio con un minore da remoto è necessario il consenso di entrambi i genitori.
Dr.ssa Martina Zaccariotto
Psicologa Psicoterapeuta a Trieste